mercoledì 24 agosto 2011

Suggerimenti dalle altre città e portarli a Milano

Viene chiesto ai cittadini di segnalare quanto di interessante "scovano" nelle altre città viste in vacanza (servizi civici, difesa ambiente, tempo libero)


Le macchinette mangia lattine a Oslo, i chip conta-rifiuti di Leeuwarden in Olanda, gli orti urbani di Dakar, la rete dei centri civici di Saragozza, il tetto a giardino del comune di Chicago, l’ombrellone del viandante della Marina di Pisa. Sono solo alcuni esempi di buone pratiche di amministrazione pubblica che sono state messe in pratica in tutto il mondo. Da qui nasce lo spunto per l’iniziativa “Copia e incolla: idee in Comune" che l’assessora al Tempo libero, Chiara Bisconti, ha presentato l'altro giorno.
Ovvero: chiedere ai milanesi in vacanza di segnalare iniziative simili (ma non solo: anche di cittadinanza partecipata, educazione civica, difesa dell’ambiente, creatività, uso del tempo libero) che scoprono nei loro itinerari turistici. “Noi siamo qua, a lavorare, come molti milanesi. Altri sono invece a godersi ferie meritate, in una situazione di svago e relax, uno stato mentale che favorisce spunti nuovi e idee originali", ha spiegato Bisconti. “Questa iniziativa vuol essere un ponte fra tutti noi. Uno stimolo alla creatività e allo spirito di osservazione. Il tutto all’insegna della partecipazione. In sostanza, invitiamo cittadine e cittadini a fare un’operazione di copia e incolla di buone pratiche. Ci aspettiamo tante idee creative, divertenti, semplici, efficaci. E, perché no, magari qualcuna di queste potrebbe pure trasformarsi in un provvedimento concreto da parte dell’amministrazione comunale, proprio come uno degli esempi citati qui all’inizio del comunicato. E’ un metodo, quello della “best practice", che è comunemente adottato nelle grandi aziende private. Guarda caso, stiamo già facendo copia e incolla…".
Come funziona l’iniziativa? Semplice: bisogna inviare all’indirizzo mail ideaincomune@comune.milano.it un breve testo (massimo 500 caratteri, spazi inclusi) nel corpo stesso del messaggio (quindi, non come allegato in word o altro), indicando luogo, data, tema e titolo dell’iniziativa segnalata. Il tutto può essere accompagnato da una fotografia (ammessi esclusivamente i formati jpg, png e gif) che però non pesi più di 2 megabyte. Qualsiasi altro tipo di materiale non sarà invece accettato. Sarà presto attiva anche la pagina Facebook “COPIA E INCOLLA X Milano: idee in Comune". Detto in altre parole, cartoline “elettroniche" che le cittadine e i cittadini inviano a Milano per raccontare come si possa costruire una città migliore, segnalando esempi concreti, già realizzati.

martedì 9 agosto 2011

Aids a Milano: positiva una prostituta o trans su due



prostitute
Lo sanno tutti che fare sesso con una prostituta o un trans è pericoloso, specialmente se lo si fa senza preservativo, ma paradossalmente sono ancora tantissime le persone che, incuranti di tale pericolo, sono disposte a pagare di più pur di non usarlo. A lanciare l’allarme è l’assessore alla salute del comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna, che ha reso noti i risultati di un’indagine agghiacciante: tra prostitute e trans nel solo capoluogo lombardo, una su due è sieropositiva.

Un allarme che in primo luogo spera di far ragionare un po’ quelle persone che, se proprio non possono fare a meno di certe frequentazioni, almeno si spera usino le precauzioni; e poi spera anche di riaccendere la discussione sulla possibilità diriaprire le case chiuse, regolarizzarle e farle gestire da persone serie come se fossero una vera e propria azienda, togliendo le donne dalle strade. Una soluzione che, seppur a molti non piace, risolverebbe enormemente il problema sanitario che colpisce Milano.

Secondo le ultime inchieste pare che ogni giorno siano 11 le persone che contraggono il virus HIV in Italia, e due di esse (secondo alcuni anche tre) vivono nel capoluogo lombardo. Un fenomeno che interessa sempre più i giovani, visto che sono in aumento gli under 20 a cui viene diagnosticata la malattia, che addirittura arriva a contagiare anche bambini con meno di 12 anni. Purtroppo però sono ancora in troppi quelli che la sottovalutano.

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