venerdì 28 ottobre 2011
Twister Records Milano: L'Ape Maria ricomincia nel nuovo alveare l'11/11/1...
lunedì 12 settembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
Lo Shocking di Milano presenta: "Club W" tutti i giovedì
A Milano, il primo privé after dinner, il Club W -Double U- (c/o Privé Shocking Club)La serata nasce come after dinner.
L’apertura è alle 22.30, quindi dopo cena sai cosa fare. La musica sarà curata dal DJ Francesco Dupré, figura storica dei migliori club nazionali e internazionali. In pista invece, troverete Ben DJ e la vocalist Lara Caprotti.Giovedì 15 ti aspettiamo, per poi ritrovarsi come appuntamento fisso, nel privé che molti già reputano, il più esclusivo di Milano .
Il club sarà ad uso esclusivo,dalle altre zone del locale non sarà possibile accedervi. Le donne sono sempre nostre ospiti, mentre l’uomo paga solo la consumazione.
Arrivando entro le 23,30 – consumazione 10€ dopo le 23,30 – consumazione 15€ ... anche le bottiglie al tavolo saranno scontate prima delle 23.30
Bastioni di Porta Nuova, 10 – 20121 Milano
giovedì 8 settembre 2011
Corsi per aziende, cofinanziati dalla L.236/93 della Regione Lombardia.
mercoledì 24 agosto 2011
Suggerimenti dalle altre città e portarli a Milano
Le macchinette mangia lattine a Oslo, i chip conta-rifiuti di Leeuwarden in Olanda, gli orti urbani di Dakar, la rete dei centri civici di Saragozza, il tetto a giardino del comune di Chicago, l’ombrellone del viandante della Marina di Pisa. Sono solo alcuni esempi di buone pratiche di amministrazione pubblica che sono state messe in pratica in tutto il mondo. Da qui nasce lo spunto per l’iniziativa “Copia e incolla: idee in Comune" che l’assessora al Tempo libero, Chiara Bisconti, ha presentato l'altro giorno.
martedì 9 agosto 2011
Aids a Milano: positiva una prostituta o trans su due
mercoledì 29 giugno 2011
Notte Bianca con lo staff di Twister Record Milano al Papagayo Cafè di Vimercate
martedì 14 giugno 2011
Calcola il tuo peso ideale
Donne | Uomini | |
Sottopeso | < 19 | < 20 |
Peso normale | 19 - 24 | 20 - 25 |
Leggero sovrappeso | 24 - 29 | 25 - 30 |
Obesità | > 29 | > 30 |
- sesso
- età
- consumo energetico giornaliero
- costituzione
giovedì 9 giugno 2011
L'aperitivo della domenica cambia volto: L'Ape Maria, accogliente con ironia.
La Musica vi farà emozionare, ondeggiando tra grandi classici e musica all'avanguardia, tra il funky e il soul, tra chillhouse e la lounge. Il Dj Paolo Biondini, personaggio di grande esperienza musicale, accompagnerà tutte le domeniche il pubblico in una dimensione molto "Happy".
L'Argentèe ha creato, insieme ai suoi chef, un buffet ricco di accostamenti superlativi, infatti, oltre agli aperitivi classici preparati dai barman, ha selezionato anche una lista di vini, che saranno serviti insieme a pietanze specifiche, per soddisfare anche i palati più esigenti.
La supervisione di Piero Scibetta di Twister Records, vuole regalare al pubblico, non solo un momento d'evazione, ma anche un luogo divertente ideale per un target adulto, e innovativo per i giovani.
L'Ape Maria dunque è un'appuntamento da non perdere!
Per Info e prenotazioni: 3392068495 - 3389690977 - 039 6040160
mercoledì 8 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
giovedì 3 marzo 2011
Concerto Denis Stern Project - Venerdì 1 Aprile 2011 - Argenteè di Concorezzo (MB)
E' uno spettacolo unico nel suo genere, ricco di sonorità che
spaziano dal jazz alla musica orientale, con armonie estremamente coinvolgenti. Si avrà la sensazione di fare il giro del mondo in poche ore, mentre vi godete una ottima cena in compagnia, senza biglietto d'ingresso, potendo scegliere 3 diversi menù.
Il concerto è presso lo splendido Argentée di Concorezzo (MI), che vuole regalare ai propri clienti nei prossimi mesi, importanti eventi musicali con musicisti di grande livello.
http://www.archiportale.co
Gli artisti fanno parte del gruppo organizzativo TwisterLive e sono:
Denis Stern:
chitarrista, nasce a San Pietroburgo (Russia). Dopo aver terminato i suoi studi classici si interessa al folklore russo aprendosi in un secondo momento al Rock occidentale. Si trasferì successivamente in Israele dove si diplomò alla Rimon Jazz School di Tel Aviv partecipando a numerosi master class con jazzisti del calibro di Philippe Catrine. Spinto dalla sua interminabile ricerca si avvicinò alla musica etnica del posto studiando vari strumenti a corda : il liuto arabo "Oud" ed il Saz. Si appassionò a tal punto che fece costruire uno strumento unico al Mondo che potesse unire le tre culture e religioni del luogo : il Taroud, una sorta di fusione tra un liuto arabo ed una chitarra spagnola. Uno stile unico tanto che la critica ed il mercato lo etichettano come Nuevo Flamenco (Flamenco chill - Sony - Spain). Attratto dalla cultura e dalle melodie italiane si sposta successivamente in Italia dove inizia a collaborare con il pianista Ludovico Einaudi nella colonna sonora del film Il dottor Zivago e stringendo una forte collaborazione con il grande fisarmonicista ucraino Vladimir.
Alberto Viganò:
Alberto Viganò è uno dei privilegiati a poter lavorare con strumenti musicali estremamente rari e preziosi, uno dei quali il famoso basso a 8 e a 11 corde. Ci sono solo 2 esemplari in tutto il pianeta.
Oggi è docente nelle più prestigiose scuole musicali ed insegna ben 7 strumenti, anche a figli d'arte . Organizza seminari in tutta europa per lo studio dei suoni strumentali del passato e del presente, facendo da supporter a molti gruppi internazionali ed è stato classificato uno dei 20 bassisti più importanti del mondo.
Nel dicembre 1994 incide un album di musica flamenca con il gruppo "Cumbre" (Livio Gianola alla chitarra, Piero Stafanoni alla batteria e Flaviano Braga alla fisarmonica) e, nel marzo 1995, con il progetto “Altus Karma” (Marco Porcu alla chitarra e Giovanni Giorni alla batteria), incide il CD omonimo (distribuito da Modern Times). Con Altus Karma ha aperto la rassegna del Festival Internazionale di S. Anna Arresi ("Ai confini tra Sardegna e Jazz" a cui hanno partecipato importanti artisti come Al Di Meola, Paco De Lucia,
Manitas De Plata, DeeDee Bridgewater, Kenny Garret, Tim Berne, Ettore Fioravanti), e il Festival di Orroli, a cui hanno partecipato Al Copley e Farafina, percussionisti di Peter Gabriel. Nello stesso anno gli Altus Karma sono supporter dei Gipsy King in tour europeo.
Arup Kanti Das
E' nato in India da una famiglia legata alle tradizioni musicali.
All'età di nove anni iniziò a studiare le Tabla sotto la guida del suo maestro Dhirendra Prasad Hazari.
Il talento precoce di Arup ispirò il suo maestro ad affidarlo al Pandit Shyamal Bosedi Calcutta, uno tra i più famosi e quotati suonatori di Tabla dell'India.
Il suo stile è quello della Farukhabad gharana (scuola). Arup è da più di trent'anni che approfondisce lo studio delle Tabla e ha accompagnato molti famosi musicisti indiani nei loro concerti.
Per promuovere la musica classica indiana ha viaggiato in Europa (Italia, Francia, Yugoslavia, Germania, Gran Bretagna, Belgio e Olanda) tenendo concerti, conferenze e seminari dimostrativi.
Si è laureato all'università di Calcutta ed ha conseguito il diploma di maestro di musica della Bangiya Sangeet Parishad di Calcutta.
In questi ultimi anni Arup sta estendendo le proprie performance con esperienze che includono aree e stili musicali diversi: jazz, etno jazz, pop, world music, fusion, new age, folk, techno programming, suonando con famosi musicisti occidentali e introducendo nuove varie percussioni.
Ha suonato per Antonella Ruggiero ed ha seguito come supporter il "Mercury Falling Tour" di Sting.
DENIS STERN PROJECT, 3 GRANDI MUSICISTI, SOLO PER 100 PERSONE, LA PRENOTAZIONE E' OBBLIGATORIA:
Informazioni & prenotazioni:
Piero Scibetta..................
Argenteè..................
Lucia Rossella Mirmina (ufficio stampa)..........333848921
DIETRO LE QUINTE- Non è un teatro per vecchi La sfida delle giovani compagnie di Sofia Lorefice
pubblicata da TEATRON2.0 MILANO il giorno mercoledì 2 marzo 2011 alle ore 15.13
Con la crisi dei sussidi pubblici, gli spazi per gli interpreti emergenti sono pochi.
Per questo, registi e attori diventano imprenditori di se stessi, con nuove soluzioni. Come la rete
i 22 “residenze” dove si può provare e sperimentare. Ma anche il web è una risorsa. E il palcoscenico diventa 2.0
Come sarebbe stata la tragedia classica se non fosse nata nel teatro di Dioniso, con il pubblico seduto in semicerchio ai piedi dell’Acropoli? E Shakespeare avrebbe potuto esistere lontano dal Globe, dove gli spettatori accorrevano per vedere, in piedi, la rappresentazione delle sue opere? Non lo sapremo mai. Ma una cosa è certa: il teatro non è solo spettacolo, ma è anche un luogo fisico, dove si intessono reti sociali tra attori e pubblico. Un incontro in cui ha inizio l’esperienza artistica.
E, se i tempi cambiano, il teatro ha sempre bisogno di questi luoghi fisici (o virtuali) per dare spazio all’arte. Anche a Milano. Le associazioni Ètre.Esperienze teatrali di Residenza Teatron2.0, fondata da Francesco Malcangio, sperimentano modi nuovi per dare un futuro al teatro come luogo di comunicazione sociale. Malgrado i tagli allo spettacolo e chi dice che il teatro sia “roba per vecchi”, sono due esempi di come tradizione e innovazione possano trovare posto nel mondo del teatro attraverso progetti giovani, sperimentali, coraggiosamente teatrali.Una reta dinamica
Trecento spettacoli, con 20 nuove produzioni l’anno, 20 mila spettatori, 24 compagnie emergenti per 22 residenze teatrali in nove province lombarde. È questo, in cifre, il progetto
Être.Esperienze teatrali di residenza. Nato nel 2007 grazie alla Fondazione Cariplo, puntava a sostenere la produzione teatrale delle migliori compagnie emergenti della Lombardia. La Fondazione finanziava metà del progetto. L’altro 50 per cento coinvolgeva istituzioni, enti locali e le compagnie stesse che ne prendevano parte.Con un bando di start up di impresa, si sfruttava il meccanismo delle residenze teatrali, un modello già sperimentato in altri Paesi europei. «La residenza teatrale è una forma di imprenditoria culturale. Ha una struttura leggera e dinamica», spiega Laura Valli, presidente dell’Associazione . «Non è il classico teatro stabile e nemmeno di innovazione. Però è strettamente legato al luogo che abita». Il bando, fin dalla sua nascita, è stato occasione di incontro tra i finanziatori e una rete di compagnie che da tempo cercavano di lavorare insieme per progetti basati su finanziamenti misti tra pubblico e privato. Con un obiettivo: far fronte alle avvisaglie della crisi dei sussidi pubblici per lo spettacolo. Un problema che si avvertiva già nel 2007 e che poi si è concretizzato nei tagli alla cultura. Con tre bandi pubblici, dal 2007 al 2010, Être ha sostenuto 22 progetti sperimentali di residenza teatrale, grazie a un finanziamento di 150 mila euro per le residenze individuali e di 300 mila euro per le residenze multiple.
A seguito del successo avuto nei suoi tre anni di vita, nel 2008 è nata l’associazione omonima, di cui Laura Valli è presidente. Ora l’obiettivo è mantenere intatta la “rete” delle residenze teatrali e continuare, in modo autonomo, tutto ciò che il progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo aveva cominciato. «Questo è un anno di passaggio. Il bando di alcune residenze del progetto Être sta per scadere», spiega la Valli. «Per far restare queste compagnie sul territorio si pensa a una collaborazione con i comuni che hanno ospitato il progetto, con l’impegno di realizzare un tot di spettacoli».
Être vuole allargarsi oltre il territorio lombardo, con progetti di residenza teatrale sul fronte nazionale ed europeo.
Uno di questi è il festival Luoghi Comuni, alla sua terza edizione. Sorto nel 2009 con lo scopo di far girare, di residenza in residenza, i 30 spettacoli prodotti dalle compagnie Être, nel 2010 ha ospitato artisti stranieri e progetti in partnership con altre compagnie. Quest’anno Luoghi Comuni sarà la prima rete teatrale in grado di coinvolgere un così alto numero di spazi scenici sparsi per province lombarde.
Solo a Milano e Sesto S. Giovanni, in cinque residenze, ci sono sette compagnie di Être
Dalle scene a Twitter
Cos’hanno in comune Twitter e l’antropologia sociale dell’Odin Teatret di Eugenio Barba? Perché mettere su Wordpress la Biomeccanica di Mejerchol’d e l’approccio al montaggio creativo di Kantor? Che ci fanno Carmelo Bene e Dario Manfredini su Youtube? «Semplice: il teatro è comunicazione», risponde Francesco Malcangio, classe 1969, regista, drammaturgo e art-director. Dal 2008 ha creato TeatrON 2.0, uno spazio sul web che inventa strategie di comunicazione per le arti performative all’interno dei social network più “in” del momento. Oltre a realizzare sulla piattaforma Wordpress il blog TeatrON2.0, Malcangio amministra oltre 30 accounts personali, tra vanity pages e gruppi a tematica teatrale. Ha 65 mila iscritti su Facebook, Twitter e Youtube: insomma, sta lanciando il teatro 2.0. L’obiettivo? Sfruttare le potenzialità dei social network per individuare nuovi confini nella comunicazione del teatro. Sopratutto tra i giovani. È un «uso drammaturgico» del web e, stando ai numeri, c’è da essere fiduciosi: TeatrON2.0 >a dalle 800 alle 900 visite al giorno. Il suo incremento è tra i 4 mila e i 5 mila networker mensili» spiega. E, se per avere successo nel mondo dei social network occorre produrre contenuti, allora «il teatro è perfetto: i contenuti li ha già, pronti da sempre. Serve solo una strategia, tutta da inventare, per condividerli in Rete», aggiunge. Conviene anche economicamente: lo dimostra il «Social Page Evaluator», uno strumento che misura, in termini monetari, il valore attuale e quello potenziale delle fanpage di Facebook. Il Piccolo Teatro, ad esempio, varrebbe sul sito creato da Mark Zuckerberg circa 90.212 dollari. Al momento, però, è sfruttato a meno di un terzo delle sue possibilità, cioè 27.064 dollari. Così il Teatro Franco Parenti: sul social network ha un valore potenziale di 45.716 dollari e uno attuale di 23.620 dollari, mentre l’Elfo Puccini potrebbe valere 24.278 dollari, ma ne rende 20.520. Molti teatri non hanno nemmeno una fanpage, cosa che, su Facebook, significa non esistere. Da queste valutazioni si scopre anche che le compagnie più piccole e giovani sanno gestirsi sul web meglio che i grandi teatri. «Per noi sfruttare le potenzialità degli strumenti 2.0», dice Francesco, «vuol dire fare oggi quello che ha fatto Eugenio Barba 30 anni fa, andando in giro per il mondo con i suoi zoccoli: portare il teatro fuori dai circuiti tradizionali». Un sito aggiornato e vivace, quindi, ma con un approccio 1.0 che esclude ogni interazione con l’utente tranne la semplice navigazione tra le pagine, non basta più. Per questo Francesco Malcangio è convinto che i social network rivoluzioneranno il modo di comunicare il teatro e avvicinarlo ai giovani. «Ma serve anche una collaborazione strategica che abbandoni l’idea del teatro visto come sola estetica del testo e si ponga, come obiettivo primario, la condivisione dei contenuti».
Sofia Lorefice
sofialorefice@yahoo.it
Fonte: http://www.lasestina.unimi.it/lasestina/posts/mm-16-febbraio-2011
note by http://www.facebook.com/teatron2.0milano
martedì 15 febbraio 2011
Concerto Denis Stern Project - 18 Febbraio 2011 - Argenteè di Concorezzo (MB)
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